“Ché a nulla vale incontrare qualcuno o qualcosa se nessun lampo si produce nella mente.”

sabato 20 novembre 2010

Cara Ida,
grazie di cuore per per  le acute osservazioni e per le domande cui ora proviamo a dare risposta.
Per quanto riguarda l'uovo, non era così strano trovare nei boschi anche quelli di gallina perché questi animali,  quando sopravvivevano allle razzie, spesso si disperdevano nelle selve. Un'altra ipotesi plausibile è che  gli  uomini di Reymond di Vessobruno avessero saccheggiato la capanna di qualche povero diavolo incontrato  sul loro cammino, cosa del tutto naturale, a quei tempi, per dei guerrieri in marcia.
Sulle mani ferroguantate non abbiamo una risposta certa.  A giudicare dalle miniature dei vari codici sembrerebbe che almeno in casa loro  i re se ne stessero traquillamente a mani nude, però ci sembrava che le mani coperte di ferro  rendessero bene l'immagine di forza guerriera sempre all'erta. Insomma, in  questo caso il principio poetico dell'evocazione ha sopravanzato quello della verosimiglianza storica. C'è anche un motivo letterario, perché nelle canzoni di gesta si utilizza molto l'aggettivazione, e "ferroguantato" era un termine che ben ricopriva questo stilema. 


Speriamo di aver soddisfatto la tua curiosità! 
Vittoria ed Elena

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